The Global Prehistory Consortium at EURO INNOVANET
 L'orientamento astronomico delle costruzioni megalitiche
di Federico Bardanzellu
Tombe di Giganti

Se si escludono la stele d'ingresso e le esedre circolari, le Tombe di Giganti hanno una conformazione analoga ai tumuli lineari delle Isole Britanniche (sepolcri a corridoio). E' stato accertato, in alcuni casi, il loro orientamento astronomico, ma è ancora difficile darne una valutazione complessiva.
La tabella presenta un'elaborazione effettuata dei dati desumibili in: Lilliu, La civiltà nuragica, Sassari 1982.

Corrispondenze astrali degli allineamenti delle Tombe di Giganti

Come si nota, abbiamo un orientamento delle costruzioni compreso tra le direzioni est e sud (il 100% delle strutture considerate è rivolta in un arco di 93° sui 360 dell'orizzonte), con preferenza verso la direzione sud-est. Tale direzione è quella dell'alba durante il solstizio d'inverno e ciò potrebbe essere ricollegato anche in questo caso al culto religioso della resurrezione. Tuttavia nei primi due millenni a.C. l'azimut dell'alba al solstizio invernale si è mantenuta costante sui 122° SE; pertanto, solo una delle strutture esaminate (su 11), e precisamente la Tomba Làssie di Birori (NU), sembra rivoltà quasi esattamente verso tale direzione. Altre due (Li Lolghi di Arzachena e Muraguada di Baudadu) presentano un azimut quasi coincidente intorno ai 112-113° SE, di cui non è stato ancora ipotizzato il target.



Arzachena - Tomba di giganti Li Lolghi

In direzione est il sole sorge nel periodo degli equinozi, ed esattamente con un azimut di 95°. E' il caso delle due Tombe di Li Mezzani (Palau) e di Coddu Vecchiu (Arzachena), entrambe in Gallura. Ivi gli appassionati delle culture megalitiche hanno scoperto da tempo la proprietà delle due strutture, che permettono alla luce dell'alba, nel giorno degli equinozi, di entrare perfettamente nel ristretto portello della stele d'ingresso, andando ad illuminare il corridoio tombale.
Da approfondire i casi delle tre tombe rivolte in direzione sud (mezzogiorno agli equinozi). L.Marchisio, A.Manara e A.Gaspani, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica dell'Osservatorio Astronomico di Brera, hanno ipotizzato un target stellare, e precisamente la stella Aldebaran, per la più famosa di tutte le Tombe di Giganti: la S'Ena e Tomes di Dorgali (NU). L'azimut astronomico di orientamento dell'asse della S'Ena e Tomes (87,5°) è identico a quello della Tomba Goronna di Paulilatino (OR) e della Baddu Pirastu di Thiesi (SS); anche per queste ultime pertanto, è ipotizzabile un orientamento verso la stella Aldebaran della costellazione del Toro. Il collegamento di alcune Tombe di Giganti con la costellazione del Toro potrebbe essere una conferma per chi sostiene che l'arco dell'esedra delle Tombe stesse rappresenti le corna taurine.
I tre studiosi dell'Osservatorio di Brera hanno inoltre scoperto che, ponendosi al centro della curvatura dell'esedra della S'Ena e Tomes, nell'eta del bronzo, era possibile osservare il tramonto al solstizio d'estate all'estremo settentrionale dell'arco dell'esedra stessa e il tramonto al solstizio invernale, all'estremo meridionale di esso.



Ricostruzione ideale di una Tomba di Giganti

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